Danza X4: coreografi under 35 emergenti in scena a Rovigo.
S’intitola Danza x4 il progetto per favorire la giovane creatività emergente, ideato dall’associazione regionale Arco Danza, che riunisce quattro compagnie di danza venete.
Saranno in scena quattro coreografie originali create da quattro autori under 35, nell’ambito di quattro differenti progetti di residenza artistica, sostenuti dalle quattro compagnie: la rodigina Fabula Saltica, la vicentina Naturalis Labor, la veneziana Tocnadanza e la veronese Ersilia Danza.
L’esibizione artistica sarà a Rovigo, al Centro studi danza (viale Porta Po, 90), domenica 26 marzo, alle ore 17.00. Ingresso con biglietto di due euro.
I quattro spettacoli
In apertura, il duetto “Toxic love”, regia e coreografia del brindisino Francesco Biasi, co-prodotto da Fabula Saltica, la storica compagnia rodigina diretta da Claudio Ronda, in collaborazione con AlphaZtl compagnia d’arte dinamica di Vito Alfarano, coreografo brindisino con trascorsi di danzatore a Rovigo. Con Biasi danzerà Matteo Aprile su musiche di autori vari. Durata 15 minuti. Toxic love è la storia di due giovani in cerca di risposte, in equilibrio precario, uniti dalla fioca speranza di redimersi. Il filo conduttore è la similitudine tra amore e tossicodipendenza: hanno effetti simili poiché si dimenano in un misto di euforia, desiderio e sottomissione.
A seguire, “Pater familia” di e con Chiara Vecchiato, prodotta dalla compagnia veneziana Tocnadanza. Durata 15 minuti. Come suggerisce il titolo, l’espressione artistica indaga attraverso il movimento il rapporto della figlia con la figura paterna.
“Backing” è la coreografia di Ferdinando Pasquini, prodotta dalla compagnia vicentina Naturalis Labor di Luciano Padovani. In scena ci saranno Maria Farini e Teresa Lucietto. Durata 17 minuti. Il duetto si presenta come un viaggio introspettivo tra passato, presente e futuro.
Infine, con la produzione della veneziana Ersilia Danza, andrà in scena “Butterfly” di Laura Corradi e Midori Watanabe, un solo con la stessa Watanabe. Durata 23 minuti. La creazione parla dell’attesa e della tensione che l’accompagna: qualcosa sembra poter accadere, ma non si realizzerà mai.